"La norma non riguarda la dirigenza sanitaria ma quella amministrativa, e , comunque, la dirigenza sanitaria in questione sarebbe stata quella con precisi incarichi gestionali" 

I dirigenti sanitari "non devono comunicare i dati patrimoniali". Così, riferisce l'Anaao, si è pronunciata l’Autorità nazionale anticorruzione, pur "auspicando per il futuro l’estensione dell’obbligo ai soli direttori di struttura e al vertice aziendale, da realizzare con una norma di legge, mettendo fine per medici e dirigenti sanitari all'ennesimo adempimento inutile".

Da mesi, ricorda il sindacato, "molte aziende sanitarie stanno inseguendo dirigenti medici e sanitari ancorché privi di responsabilità gestionali richiedendo i loro dati patrimoniali e quelli dei loro familiari. In alcuni casi addirittura si è manifestata l’intenzione di pubblicare questi dati", tanto che l’Anaao Assomed è "dovuta intervenire con una diffida". L’Anac ha precisato ora che "l’obbligo non sussiste per la dirigenza sanitaria, nemmeno per i direttori generali in quanto la norma non riguarda la dirigenza sanitaria ma quella amministrativa, e che, comunque, la dirigenza sanitaria in questione sarebbe stata quella con precisi incarichi gestionali".

Per i dirigenti sanitari, dunque, non c'è l’obbligo di fornire i dati sulla situazione patrimoniale. Del tutto "assurda" è stata quindi, sottolinea l'Anaao, "l’ingiunzione, inoltrata da parte di solerti pierini con l’ambizione del primo della classe, a tutti i dirigenti medici e sanitari, ancorché privi di incarichi gestionali. Avviando, così, una marea di richieste improprie che costituiscono uno spreco di risorse per adempimenti non dovuti". Sarà "premura" del sindacato "inviare la delibera dell’Anac (peraltro assunta lo scorso 14 dicembre 2016 ma depositata alla segreteria del Consiglio il 2 febbraio 2017 e a noi nota in data odierna) a tutte le aziende sanitarie affinché non abbiano a ripetersi per il futuro episodi del genere".