Anaao, 'allargare accessi a Medicina proposta demagogica e disastrosa'
Anaao, 'allargare accessi a Medicina proposta demagogica e disastrosa'

La cruna dell'ago da forzare è aumentare, almeno 5.000 in più per quest'anno, il numero dei contratti di formazione specialistica e delle borse di studio in Medicina generale 

La proposta del ministero dell'Università e ricerca di "incrementare di 1.500 unità gli accessi al corso di laurea in Medicina e Chirurgia, l'aumento più consistente tra tutte le professioni sanitarie, per l'anno accademico 2020-2021, portandoli a 13.072, rappresenta un'assurdità al limite tra demagogia, insipienza e conflitto di interessi, foriera di un disastro formativo e occupazionale". Questo il commento di Carlo Palermo, segretario nazionale di Anaao Assomed, che boccia senz'appello la proposta di allentare il numero chiuso a medicina.

"La cruna dell'ago da forzare è, come chiedono i giovani in questi giorni e sindacati ed Ordini professionali da anni - sottolinea - aumentare in maniera consistente, almeno 5.000 in più per quest'anno, il numero dei contratti di formazione specialistica e delle borse di studio per il corso di formazione in Medicina generale, non certo gli accessi al corso di laurea. Mantenendo fermo l'obiettivo irrinunciabile di chiudere l'imbuto formativo con l'anno accademico 2021-2022", ribadisce Palermo.

"La demografia della popolazione medica specialistica italiana - prosegue - dimostra, infatti, che nel 2031, allorquando circa 10.000 dei prossimi studenti acquisiranno il titolo di specialista, il sistema sanitario avrà bisogno di non più di 5.000 unità per garantire il necessario turnover. Insistere, contro ogni evidenza, a dilatare i numeri di accesso al corso di laurea, significa volere fabbricare disoccupati o sottoccupati. Così si trasforma l'imbuto formativo, che oggi tiene imprigionate le speranze e le aspettative di 9.000 giovani medici, in imbuto lavorativo" e vuol dire "incentivare l'espatrio, tornare indietro di 50 anni".

"Il ministro Speranza si convinca che i 'problemi' del Mur - rileva Palermo - non possono essere scaricati sul ministero della Salute. Il patrimonio professionale del Ssn, fatto di eroi ed angeli ma anche di elevate competenze professionali, è a lui affidato, e le politiche sanitarie, di cui è parte essenziale la determinazione del fabbisogno di personale, non possono essere sottratte al suo ministero per essere appaltate ieri al Mef e oggi al Mur". L'Anaao Assomed appoggerà, dunque, "tutte le azioni che i giovani medici e la Fnomceo intenderanno portare avanti per contrastare un piano che porta al collasso della sanità pubblica a favore delle magnifiche e non più progressive sorti delle facoltà di medicina, e della loro voglia di colonizzazione del mondo ospedaliero".

 


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