Al fine di assicurare la continuità nell'erogazione dei servizi sanitari, "è consentito il ricorso alle procedure di assunzione" 

Il superamento delle situazioni di precarietà nell'utilizzazione di lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità (Lsu). E' quanto prevede la circolare firmata dalla ministra della Pubblica amministrazione, Marianna Madia, che fornisce un primo quadro normativo per svuotare il bacino degli Lsu. La norma interviene posticipando al 31 dicembre 2020 il termine finale del 31 dicembre 2018 entro il quale è possibile definire i processi di assunzione dei soggetti interessati. E' possibile ricorrere infatti, ampliando il bacino delle risorse finanziarie utilizzabili, anche all'utilizzo della 'spesa storica' calcolata in misura corrispondente alla media del triennio 2015-2017. La stabilizzazione dei precari, come detta la circolare formata oggi, riguarderà anche gli enti del Servizio sanitario nazionale, gli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs) e gli Istituti zooprofilattici sperimentale (Izs).

Per il personale medico, tecnico-professionale e infermieristico del Ssn dirigenziale e non, al fine di assicurare la continuità nell'erogazione dei servizi sanitari, "è consentito il ricorso alle procedure di assunzione". In particolare, per il personale tecnico-professionale e infermieristico, il requisito del periodo di 3 anni di lavoro nella Pa negli ultimi 8 può essere conseguito anche presso diverse amministrazioni del Ssn. Infine, la norma è applicabile anche agli Ircss e agli Izs.

Anche se continuano anche ad applicarsi le disposizioni previste dalla legge di Stabilità del 2015, la cui efficacia è prorogata al 31 dicembre 2018 per l'indizione delle procedure concorsuali straordinarie, al 31 dicembre 2019 per la loro conclusione, e al 31 ottobre 2018 per la stipula di nuovi contratti di lavoro flessibile.