Aiop, 'bene obbligo, scelta responsabile' 

Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al decreto che estenderà il Green pass al personale esterno delle scuole e impiegato nelle Rsa.

"Con il Green pass obbligatorio nelle Rsa si opera una scelta responsabile che non solo tutela i malati e i loro familiari, gli infermieri, i medici e tutti coloro che operano all'interno di queste comunità. Soprattutto, si dà un importante segnale al Paese. Ben venga quindi l'obbligo del Green pass anche per i dipendenti delle Rsa, che, incontrovertibilmente, limiterà il rischio della diffusione del virus sul luogo di lavoro". Così Barbara Cittadini, presidente dell'Associazione italiana ospedalità privata (Aiop), che rappresenta 577 strutture sanitarie in Italia, con 63mila posti letto, dagli Irccs ai centri di alta specialità, di riabilitazione, fino alle Rsa e alle strutture per anziani non autosufficienti.

"Il Green pass - sottolinea all'Adnkronos Salute - è uno strumento fondamentale per tornare a svolgere una vita normale, per riappropriarci della nostra socialità, dei nostri affetti. Nelle Rsa sono soprattutto gli operatori sanitari a dover garantire la massima sicurezza nelle strutture dove svolgono le loro mansioni e dove sono presenti pazienti fragili e ad alto rischio. Il vaccino resta l'unica strada che abbiamo per affrontare in maniera definitiva questa pandemia, riponendo nella ricerca scientifica e nello sviluppo della tecnologia farmaceutica totale fiducia".

"La sanità va aiutata e sostenuta in un impegno sociale che deve riguardare tutti - conclude Cittadini - perché la libertà del singolo finisce lì dove limita quella dell'altro. Oltre al Green pass, quindi, la lotta a Covid-19 deve passare anche per politiche sanitarie importanti e coraggiose, che implichino investimenti adeguati ai tempi che stiamo vivendo".