Da sindacati confederali piattaforma contratto per medici e sanitari
Da sindacati confederali piattaforma contratto per medici e sanitari

Presentato da Fp Cgil medici, Federazione Cisl medici e Uil Fpl medici: "ricostruire le carriere e ridefinire le valutazioni professionali, introducendo maggior trasparenza, obiettività e tempi certi" 

Una piattaforma contrattuale unitaria per i dirigenti medici e sanitari proposta da dai sindacati confederali del settore. "Presentiamo oggi, per la sanità pubblica e i cittadini, la piattaforma che parte dalla contrattazione del rapporto di lavoro per definire meglio le innovazioni necessarie e per rilanciare la valorizzazione professionale di chi lavora per la sanità pubblica", spiegano in una nota Massimo Cozza (Fp Cgil medici), Biagio Papotto (Federazione Cisl medici), Roberto Bonfili (Uil Fpl medici) che, sui punti della proposta, invitano "al confronto anche le altre organizzazioni sindacali dell'area della dirigenza medica e sanitaria, per arrivare con le proposte più ampiamenti condivise all'apertura del tavolo contrattuale, per il quale chiediamo al ministro Marianna Madia l'immediato invio dell'atto di indirizzo all'Aran".

"A fronte di 11 milioni di cittadini che non accedono al Ssn dobbiamo qualificare e riorganizzare al meglio il servizio pubblico, contrastando una privatizzazione strisciante quanto dannosa", continuano i sindacalisti. "Il protocollo d'intesa del 30 novembre scorso tra Governo e sindacati confederali ha infatti esplicitamente aperto la possibilità di rinnovare i contratti, trasferendo competenze dalla legge alla contrattazione, fermo restando che questo principio dovrà rispecchiarsi nella riforma del Testo unico sul pubblico impiego, attualmente all’esame del Governo".

In concreto "nella piattaforma - elencano i sindacalisti - rivendichiamo per tutti i dirigenti medici e sanitari aumenti chiari e garantiti sui tabellari e respingiamo la proposta di chi vorrebbe assurdamente limitare gli aumenti contrattuali alle sole fasce più basse di reddito. La valorizzazione professionale non si può appiattire e deve riguardare tutti i dirigenti medici e sanitari. Siamo i primi a volere la riduzione delle diseguaglianze, ma questa si ottiene più giustamente con la progressività del sistema fiscale e la lotta all'evasione. Dobbiamo ricostruire le carriere e ridefinire le valutazioni professionali, introducendo maggior trasparenza, obiettività e tempi certi, eliminando le difformità regionali e aziendali".

"Individuiamo perciò il contratto nazionale come strumento principale di autorità retributiva e professionale, con indicazioni chiare e cogenti per la contrattazione aziendale. In particolare chiediamo che già nel contratto nazionale siano definite specifiche fasce di professionalità, con la definizione di 'range' economici non più delegati a livello aziendale, ed alle quali si acceda in modo automatico dopo il superamento della valutazione", affermano i confederali.

"Vogliamo introdurre la facoltà di non effettuare i turni notturni al raggiungimento dei 60 anni, e chiediamo di coprire con veri e propri servizi di guardia i turni di pronta disponibilità quando superino una media di 20 chiamate mensili. Vogliamo che sia chiusa definitivamente la stagione del precariato e chiediamo con forza il recepimento della normativa europea sui riposi, senza ulteriori prolungamenti dell'orario di lavoro. Questi sono alcuni dei punti della nostra piattaforma aperta, sui quali chiamiamo i dirigenti medici e sanitari alla discussione, e su essi invitiamo al confronto anche le altre organizzazioni sindacali dell'area della dirigenza medica e sanitaria", concludono.

 


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