Esperti, 3 'dritte' per risparmiare vaccini e velocizzare campagna
Esperti, 3 'dritte' per risparmiare vaccini e velocizzare campagna

Siti, una dose a chi ha avuto malattia, 'recupero' da residui fiale e vaccino subito a tutti 65-79enni posticipando seconda dose 

Somministrare una sola dose di vaccino a chi ha avuto Covid-19 da meno di 4 mesi, cercare di recuperare la settima dose dal flaconcino Pfizer e l'undicesima dal vaccino Moderna e dal vaccino AstraZeneca, e vaccinare subito tutta la fascia di età 65-79 anni con una prima dose di vaccino Pfizer/BioNtech o Moderna, posticipando la seconda dose a 2 mesi. Sono queste le tre 'regole' principali messe nero su bianco dagli esperti della Società italiana di igiene (Siti) in un position statement, per migliorare efficacia, efficienza ed equità della campagna vaccinale anti Covid-19.

La 'posizione' della Siti - elaborata dal gruppo di lavoro sulle vaccinazioni in collaborazione con un panel multidisciplinare di esperti con competenze in epidemiologia, malattie infettive e immunologia - prevede dunque tre principali raccomandazioni. La prima riguarda le persone che abbiano sviluppato l'infezione da Sars-CoV-2 da meno di 4 mesi, alle quali la Siti consiglia di somministrare una sola dose di vaccino. "Il target - precisa la società scientifica in una nota - comprende sia i soggetti con pregressa diagnosi di Covid (entro i 4 mesi) che soggetti con sieropositività recente. Si ritiene, infatti, che la presenza di anticorpi circolanti in tali soggetti sia sufficiente per posticipare la vaccinazione. Tale raccomandazione forte è basata sulle evidenze scientifiche disponibili e sul giudizio del panel di esperti".

"In questo modo - osservano gli esperti - si eviterebbe la somministrazione della seconda dose su soggetti sui quali gli effetti della stessa non sono chiari; contemporaneamente si assicurerebbe un risparmio di almeno 2 milioni di dosi di vaccino da poter subito impiegare nella vaccinazione di soggetti che non hanno un'immunità preesistente e che potrebbero trarre maggior beneficio dalle dosi vaccinali".

La seconda raccomandazione è quella di cercare di recuperare la settima dose dal flaconcino Pfizer e l'undicesima dose dal vaccino Moderna e dal vaccino AstraZeneca, con l'utilizzo - precisano dalla Siti - di siringhe di precisione e personale adeguatamente preparato. Gli specialisti rilevano la necessità di garantire la diffusione di questa pratica, già attuata con successo da alcuni Dipartimenti di Prevenzione italiani nell'80% dei flaconcini.

Terza 'dritta' del panel di esperti è quella di chiudere la coorte 65-79 anni il più rapidamente possibile con l'offerta di una prima dose di vaccino Pfizer/BioNtech o Moderna, e posticipare la seconda dose a 2 mesi; contemporaneamente, mantenere le due dosi per le coorti over 80 e le due dosi per le categorie dei 'super-fragili' (come risposta alla vaccinazione, soggetti immunodepressi), che sarebbero invitate alla vaccinazione contestualmente alle coorti 65-79 anni.

"Alcune fonti scientifiche - evidenziano - mostrano che un livello di protezione efficace dopo la prima dose esiste (inizialmente stimata pari all'80%) anche per i citati vaccini a mRna, tuttavia non è chiaro quale sia la durata della risposta e della protezione. Pur non essendo certo il livello di protezione vaccinale oltre i termini previsti dall'attuale schedula vaccinale, tale scelta porterebbe alla possibilità di copertura vaccinale della popolazione 65-79 entro maggio-giugno 2021; aumenterebbe le dosi a favore della popolazione a rischio (over 80 e immunodepressi) con riduzione dei ricoveri e anche una riduzione (minore) di mortalità, e si ridurrebbero anche i tempi di completamento della campagna vaccinale".

 


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