Firmato nuovo Regolamento per abilitazione a professione medica
Firmato nuovo Regolamento per abilitazione a professione medica

Procedura semplificata con tirocinio durante gli studi 

Nuove regole per l'abilitazione alla professione medica. Si riducono i tempi per l'ammissione all'esame di Stato, e quindi complessivamente dell'iter formativo dei futuri medici, con il tirocinio professionalizzante effettuato durante il percorso di studi e non dopo la laurea. E cambia la tipologia dei quiz che saranno somministrati, con il passaggio dall'utilizzo delle domande presenti nell'attuale archivio ai quesiti tratti dall'esperienza del cosiddetto progress test, più efficaci per valutare le conoscenze delle candidate e dei candidati.

Il ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca, Valeria Fedeli, ha firmato il nuovo Regolamento sugli esami di Stato di abilitazione della professione di medico-chirurgo, molto atteso sia dal mondo accademico, in particolare dagli studenti delle Facoltà di Medicina e Chirurgia, ma anche dalla Federazione nazionale dgli Ordini dei medici. Il Regolamento - sottoscritto dopo un iter che ha coinvolto Cun, Cnsu, ministero della Salute, Crui e Conferenza dei presidenti dei corsi di laurea in Medicina, oltre che l'Ordine professionale - tiene conto delle osservazioni del Consiglio di Stato contenute nel parere emesso il 22 marzo 2018 e del riscontro fornito l'8 maggio 2018 dalla Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento per gli Affari giuridici e legislativi.

Novità principale: l'inserimento del tirocinio trimestrale obbligatorio all'interno dei 6 anni del corso di studi in Medicina e Chirurgia. Finora il tirocinio trimestrale valido per l'idoneità all'esame di Stato poteva essere effettuato solo dopo aver conseguito la laurea. Tale tirocinio non potrà comunque essere espletato prima del quinto anno di corso e potrà essere effettuato solo in seguito al superamento di tutti gli esami fondamentali previsti nei primi 4 anni del corso di studi. Una scelta che nasce dalla volontà di uniformare il percorso italiano di formazione e abilitazione professionale dei medici a quello della maggior parte dei Paesi europei.

La prova d'esame consisterà in 200 quesiti a risposta multipla, ma con il nuovo Regolamento sono stati ridotti a 50 quelli relativi alla parte preclinica della formazione del medico e sono stati portati a 150 quelli riguardanti la formazione clinica, e quindi volti a valutare la capacità dei candidati nell'applicare le conoscenze biomediche, cliniche, deontologiche ed etiche alla pratica medica. La prova includerà anche una serie di domande riguardanti i problemi clinici afferenti alle aree della medicina e della chirurgia e relative specialità, della pediatria, dell'ostetricia e ginecologia, della diagnostica di laboratorio e strumentale e della sanità pubblica.

Prevista una fase transitoria: laureati magistrali in Medicina avranno ancora 2 anni di tempo, dall'entrata in vigore del Regolamento, per effettuare comunque il tirocinio dopo il conseguimento della laurea. La prima sessione dell'esame di Stato di abilitazione professionale con le nuove modalità previste dal Regolamento si svolgerà a luglio 2019.

 


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