Ginecologi, riordino rete punti nascita obiettivo fondamentale
Ginecologi, riordino rete punti nascita obiettivo fondamentale

La presa di posizione di Sigo, Aogoi e Agui, cruciale per la sicurezza della donna e del nascituro 

"Il riordino della rete dei punti nascita è un obiettivo fondamentale per la salute della donna e del nascituro", condiviso dalle società scientifiche di ostetricia e ginecologia Sigo, Aogoi e Agui. Nei giorni in cui in Lombardia è polemica per la chiusura di 5 centri maternità con meno di 500 parti all'anno, le 3 società sostengono "la necessità di mettere in atto a livello regionale la rete dei punti nascita nel nostro Paese - si legge in una nota congiunta - con le finalità appunto di aumentare la sicurezza per le donne e i neonati al momento della nascita, migliorare la qualità del lavoro dei professionisti medici e ostetriche, e di tutto il personale coinvolto nell'evento nascita".

Secondo gli esperti "è essenziale poter lavorare in punti nascita adeguati strutturalmente (così come riportato nei numerosi decreti ministeriali), dotati di personale adeguato e di servizi diagnostici tempestivi, in strutture atte ad accogliere non solo il parto fisiologico, ma anche idonee ad affrontare i rischi emergenti, non sempre prevedibili, dell'ostetricia dei nostri giorni, determinati spesso da età materna avanzata, sovrappeso materno, gemellarità, gravidanze da riproduzione assistita, percentuale sempre maggiore di situazioni socialmente disagiate quali le donne di recente immigrazione".

"Non bastano gli investimenti in attrezzature, non basta un numero adeguato di personale medico e ostetrico, requisiti di base", avvertono i ginecologi. "E' invece indispensabile che il punto nascita affronti un numero sufficiente di parti - precisano - per acquisire esperienza e abitudine a gestire al meglio situazioni di urgenza e di emergenza".

Pur premettendo che "la gravidanza, il travaglio, il parto, la nascita sono momenti normali nella vita di una donna", Sigo, Aogoi e Agui spiegano che "questa 'normalità' può essere interrotta da eventi, talora inattesi, che se non affrontati al meglio, in strutture idonee e in tempi rapidissimi, possono avere conseguenze catastrofiche per le donne ed i neonati. Alcune volte questi eventi possono essere previsti ed è possibile indirizzare la donna, già durante la gravidanza, presso centri con appropriata esperienza e adeguata organizzazione, in modo da ridurre il più possibile il rischio di esiti sfavorevoli. Altre volte, invece, questi eventi non sono prevedibili e si presentano in modo del tutto improvviso. In questi casi è necessario avere la presenza attiva, e non solo in reperibilità esterna, di una équipe professionalmente preparata di ginecologi, anestesisti, neonatologi e di strutture adeguate per quanto riguarda sia l'organizzazione sia la dotazione di risorse strumentali".

Da qui la prese di posizione delle società scientifiche di categoria, "in accordo con l'Organizzazione mondiale della sanità per un'esperienza positiva della gravidanza e per una sanità a dimensione europea, che pone come obiettivo prioritario la salute della mamma e del bambino e la tranquillità degli operatori della sanità".

"Il riordino della rete dei punti nascita - conclude la nota - è l'obiettivo sul quale oggi le società scientifiche di settore sono impegnate per garantire a tutte le donne e a tutti i professionisti coinvolti nell'evento nascita qualità di assistenza e tranquillità di operatività".

 


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