Grillo, in arrivo iniziative per alleggerire famiglie da obbligo vaccini, no semplice proroga
Grillo, in arrivo iniziative per alleggerire famiglie da obbligo vaccini, no semplice proroga

Il ministro della Salute, Giulia Grillo, rispondendo a un'interrogazione nel corso del Question Time oggi alla Camera 

"Proprio in questi giorni il ministero della Salute è al lavoro, insieme al ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, per individuare le iniziative più idonee" ad "alleggerire delle famiglie senza che vengano in alcun modo compromesse le positive finalità di prevenzione che vanno riconosciute, senza alcun dubbio, alle vaccinazioni", oltre che a "consentire a tutti i minori di poter frequentare gli asili nido e le scuole dell'obbligo". A dirlo il ministro della Salute, Giulia Grillo, rispondendo a un'interrogazione nel corso del Question Time oggi alla Camera.

"Iniziative - ha aggiunto Grillo - che terranno certamente conto di quel migliore bilanciamento tra il diritto all'inclusione, in età scolare e pre-scolare, e il diritto alla tutela della salute, individuale e collettiva, che è rinvenibile nel contratto di Governo e che, dunque, costituisce la stella polare per la nostra attività in materia. Non una semplice proroga, dunque, ma una significativa semplificazione dell'onere documentale a carico dei genitori dei minori di anni 16, che frequentano le scuole di ogni ordine e grado e i servizi educativi per l'infanzia; non una misura temporanea, per così dire 'a tampone', ma un insieme di accorgimenti che rendano, progressivamente, sempre più pacifico e meno conflittuale il rapporto tra cittadino e istituzioni sanitarie e scolastiche".

"Occorre precisare", ha proseguito il ministro, che il decreto Lorenzin "non prescrive che venga necessariamente consegnato alle scuole un certificato di avvenuta vaccinazione, ma, più in generale, qualsivoglia documentazione che possa essere considerata 'idonea' a comprovare l'effettuazione delle vaccinazioni obbligatorie ovvero la richiesta di vaccinazione all’Azienda Sanitaria. Va, inoltre, chiarito che la normativa vigente non prevede che per gli alunni di età compresa tra i 6 e i 16 anni sia consentito l'accesso ai servizi educativi anche in mancanza delle vaccinazioni ma con il pagamento di una sanzione amministrativa".

"La comminazione della sanzione amministrativa, infatti - ha concluso - non consegue, in via automatica, alla mancata presentazione della idonea documentazione per l'iscrizione scolastica, ma rappresenta l'esito, solo eventuale, di un delicato percorso di accompagnamento al recupero, che viene avviato dall'Azienda Sanitaria con i genitori dei minori non vaccinati e che prevede lo svolgimento di colloqui personalizzati, anche con il coinvolgimento del pediatra di libera scelta e il medico di medicina generale".

 


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