Il Friuli Venezia Giulia impugna il decreto Calabria
Il Friuli Venezia Giulia impugna il decreto Calabria

Riccardi, 'atto dovuto in difesa dell'autonomia del nostro Servizio sanitario' 

Ricorso del Friuli Venezia Giulia contro il decreto Calabria. "Il taglio dell'1% dei costi del personale della sanità è inaccettabile", ha affermato il vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, oggi a Trieste a margine della riunione di Giunta che ha deciso di "impugnare il decreto convertito in legge dal Parlamento - annuncia una nota regionale - che obbliga le Regioni autonome a mantenere il taglio dei costi del personale, mentre per le Regioni a statuto ordinario questo vincolo non si pone".

Per Riccardi "non è solo questione di soldi: va contrastata una disposizione dello Stato in un ambito che qualifica l'autonomia del finanziamento del Servizio sanitario del Friuli Venezia Giulia. Il decreto Calabria mette le Regioni su due piani: le ordinarie senza alcuna limitazione e le speciali costrette al taglio. Questo non è condivisibile", perché "la norma nella sostanza istituisce un Paese a doppia velocità. Se un provvedimento dello Stato limita il margine di manovra di una Regione autonoma, che tra l'altro si finanzia le proprie prestazioni, esso va contrastato", ha sottolineato il vicepresidente.

"A Roma sostengono che il decreto Calabria non nasce contro le autonomie", ma "la Corte dei Conti in forma scritta, e il ministero dell'Economia in forma verbale, ci dicono l'opposto. Per noi è inaccettabile - ha ribadito Riccardi - E il ricorso è un atto dovuto a salvaguardia dell'autonomia regionale e dell'equilibrio del nostro Servizio sanitario".

 


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