Il giuslavorista, 'operatore sanitario che non si vaccina può essere spostato'
Il giuslavorista, 'operatore sanitario che non si vaccina può essere spostato'

Sul caso del giudice di Belluno che ha respinto il ricorso di alcuni lavoratori di due Rsa 

"La nostra Costituzione dice che nessun può essere obbligato ad un trattamento sanitario, e la vaccinazione lo è, se ciò non è previsto da una norma di legge. Quindi occorre una legge specifica che imponga il trattamento sanitario altrimenti la vaccinazione è facoltativa. Partendo da questo punto si può dire se l'esericizio della libertà di ciascuno di noi, ovvero di scegliere di vaccinarsi o meno, può avere delle conseguenze sul posto di lavoro? Io penso di sì". Lo ha chiarito Arturo Maresca, ordinario di Diritto del lavoro all'Università Sapienza di Roma, ospite di '24Mattino' su Radio24, commentando il caso del giudice di Belluno che ha respinto il ricorso di due infermieri e otto operatori sociosanitari sociosanitari di due Rsa che avevano rifiutato di sottoporsi alla vaccinazione lo scorso febbraio e che, per questo, erano stati sospesi dal lavoro e lasciati senza stipendio.

"Quindi si può scegliere, in mancanza di una legge, di non vaccinarsi ma il datore di lavoro deve garantire che la mancanza dell'immunizzazione non crei dei problemi ai pazienti e ai colleghi del sanitario - aggiunge Maresca - Se questo non può avvenire, il datore di lavoro può intervenire e spostare quel lavoratore perché la sua prestazione non è utilizzabile temporaneamente". "Il giudice del caso di Belluno ha scelto una altra via, il datore di lavoro ha messo in ferie quei operatori sanitari non vaccinati e questi poi lamentavano la messa in ferie forzosa. Il giudice ha detto che il datore di lavoro ha fatto bene a metterli in ferie", ha concluso Maresca.

 


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