Il rapporto, 12,6 mln italiani con fondi, casse e polizze integrative
Il rapporto, 12,6 mln italiani con fondi, casse e polizze integrative

E' quanto emerge dal Rapporto 2019 del Think Tank 'Welfare, Italia', sviluppato da Unipol Gruppo con The European House - Ambrosetti 

Il segmento della sanità integrativa coinvolge in Italia 12,6 milioni di beneficiari nel 2018. Di questi 12,6 milioni, il 46% è legato ai fondi sanitari integrativi. Seguono i fondi in autogestione e le casse professionali, rispettivamente con il 24% e il 16% degli aderenti. Infine, polizze individuali e mutue raggiungono solo il 12% e il 3% del bacino di utenza. E' quanto emerge dal Rapporto 2019 del Think Tank 'Welfare, Italia', sviluppato da Unipol Gruppo con The European House - Ambrosetti.

L'iniziativa, all'interno del progetto Welfare Italia, laboratorio per le nuove politiche sociali, ha visto oltre 200 esponenti delle istituzioni ed esperti del settore che hanno dibattuto sui vincoli e le proposte per garantire che il sistema di welfare del Paese possa continuare a funzionare rispondendo efficacemente anche ai nuovi bisogni emergenti.

La fotografia tendenziale scattata dal Rapporto all'Italia del welfare al 2050 mostra caratteristiche molto diverse da quella attuale. Dal punto di vista demografico, ci saranno 36.000 nascite annue in meno e 2,9 milioni di anziani non autosufficienti in più. L'aumento della speranza di vita - cresciuta in media di 1,7 anni dal 2008 ad oggi - la caduta del tasso di natalità del 25%, i cambiamenti del mercato del lavoro, le innovazioni tecnologiche che mettono ad alto rischio di automazione il 15% degli impieghi nei prossimi 15-20 anni sono solo alcuni dei trend in atto. Inoltre, raddoppierà la spesa in Long Term Care per over 80 e ci saranno 5,7 milioni di anziani non autosufficienti (+2,9 milioni rispetto al 2018).

Un punto chiave della discussione al Forum ha riguardato la necessità di una ricalibratura del sistema di welfare rispetto ai nuovi bisogni per garantirne la sostenibilità nel medio-lungo termine. "Occorre un intervento immediato per ricalibrare il modello di welfare integrando i diversi attori (pubblico, privato, no-profit e Unione Europea), per offrire ai cittadini le migliori e le più moderne risposte universalistiche di protezione sociale".

Per il Welfare Italia Forum 2019 sono stati proposti 4 pilastri di azione per passare da un sistema passivo a uno attivo: ottimizzare le basi informative per il monitoraggio del welfare aumentando e mettendo a fattor comune la quantità di dati pubblici e privati per favorire i processi decisionali; lanciare un 'Welfare New Deal' a livello europeo, riorganizzando i meccanismi e semplificando le normative esistenti per garantire un efficace relazione pubblico-privato; adeguare l'offerta di servizi ai nuovi bisogni di age management e di Long Term Care, incentivando l'adesione ai fondi pensione integrativi e sostenendo programmi di tutoring da parte dei lavoratori over 55; promuovere l'auto responsabilizzazione di individui e aziende attraverso campagne di comunicazione strutturate che conducano a un approccio proattivo da parte dei cittadini.

 


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