Istat, 390.689 posti letto per 'bisognosi', da disabili ad anziani
Istat, 390.689 posti letto per 'bisognosi', da disabili ad anziani

Sono 12.828 le strutture residenziali socio sanitarie e assistenziali, il 64% al Nord 

Sono 390.689 i posti letto a disposizione delle persone che si trovano in stato di bisogno, dislocati nei 12.828 presidi residenziali socio-assistenziali e socio-sanitari attivi in Italia. L'offerta è di 6,4 posti ogni 1.000 persone residenti ma rilevanti sono gli squilibri territoriali, con il Nord che da solo arriva al 64% dei posti (9,1 ogni 1.000 residenti) e il Sud ai valori minimi, con il 10,4% (soltanto 2,9 posti ogni 1.000 residenti). I dati sono contenuti nel report dell'Istat su "I presidi residenziali socio-assistenziali e socio-sanitari", aggiornati al 31 dicembre 2015.

Nei presidi socio-assistenziali e socio-sanitari sono assistite 382.634 persone: quasi 288 mila (75,2%) hanno almeno 65 anni, oltre 73 mila (19,3%) un’età compresa tra i 18 e i 64 anni, e poco più di 21 mila (5,5%) sono giovani con meno di 18 anni. Gli ospiti anziani non autosufficienti sono oltre 218 mila. Tra gli anziani più della metà sono ultra ottantacinquenni e in tre casi su quattro sono donne. Tra gli adulti (18-64 anni) prevalgono gli uomini, che costituiscono il 63% dell’intero collettivo. Il motivo del ricovero è legato principalmente alla presenza di disabilità o di patologie psichiatriche (circa il 66% di tutti gli ospiti adulti). Nel 2015 complessivamente sono 21 mila i minori assistiti, circa il 36% dei quali è stato accolto nelle strutture per problemi legati al nucleo familiare, quali incapacità educativa, problemi economici o psicofisici dei familiari; il 24% è costituito da stranieri non accompagnati.

Negli ultimi anni gli stranieri ospiti dei presidi sono aumentati sensibilmente passando da meno di 17 mila nel 2013 a più di 21 mila nel 2015. L’aumento è dovuto principalmente ai minori che, solo negli ultimi 2 anni, hanno avuto un incremento di oltre il 40%. Alta la concentrazione nelle Isole, principali punti d’ingresso degli immigrati. La gestione dei presidi residenziali è affidata prevalentemente a organismi di natura privata (70% dei casi), soprattutto di tipo non profit (48%); il 13% delle residenze è gestita da enti di natura religiosa; al settore pubblico spetta la gestione di circa il 16% dei presidi.

 


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