La proposta, 1 psicologo in ogni reparto d'ospedale contro emergenza disagio
La proposta, 1 psicologo in ogni reparto d'ospedale contro emergenza disagio

Rizzi, 'società sta acquisendo consapevolezza su importanza salute mentale, non più accettabile che si debba pagare per accedere' 

Cresce in Italia l'emergenza psicologica, in particolare nei più giovani, ma i punti di riferimento a cui chiedere aiuto nella sanità pubblica mancano drammaticamente. Il numero di psicologi attivi nel sistema sanitario nazionale è molto inferiore rispetto alle necessità della popolazione italiana. Con 2,38 psicologi ogni 100mila abitanti nei consultori e 2,2 psicologi ogni 100mila abitanti negli ospedali pubblici, siamo molto lontani dall'avere 1 psicologo ogni 1.500 abitanti, rapporto che numerosi studi indicano come necessario. "In Italia le attività psicologiche e psicoterapeutiche, soprattutto quelle dedicate all'infanzia e all'adolescenza sono trattate come un bene di lusso e non sono ritenute essenziali", denuncia la Fondazione Soleterre, che lancia una campagna - presentata oggi a Roma presso la sala stampa della Camera dei deputati - perché sia inserito uno psicologo in ogni reparto ospedaliero, con borsa di studio o specializzazione annuale, finalizzata nel lungo termine alla strutturazione a tempo indeterminato da parte del Ssn.

Il primo step si focalizza sui più fragili, i bambini malati di cancro, per i quali è aperta - da ieri e fino al 21 aprile - una raccolta fondi, in collaborazione con la Rai, per finanziare borse di specializzazione di giovani psicologi nelle oncologie pediatriche. La parte grafica di questa campagna specifica è stata realizzata gratuitamente dall'agenzia creativa Different.

Secondo i numeri, ricorda Soleterre, è in corso una vera e propria emergenza psicologica che riguarda soprattutto il disagio emotivo dei giovani. In Italia 6 bambini su 10 sotto i 6 anni e 7 su 10 sopra i 6 anni mostrano problemi psico-comportamentali, con un rischio di sviluppare disturbi più severi 3 volte maggiore rispetto al pre-pandemia; il 50% delle patologie psichiatriche esordisce prima dei 14 anni e il suicidio è la seconda causa di morte in Italia nei giovani tra i 15 e i 24 anni, preceduta solo da incidenti stradali. Inoltre il 36% degli adolescenti afferma di sentirsi triste (campione intervistato da Soleterre-Emg Different nel 2021) e il 17,3% pensa che sarebbe meglio morire o di volersi fare del male, quasi ogni giorno o più della metà dei giorni (campione intervistato da Soleterre-Emg Different nel 2021).

Dai dati del sondaggio, inoltre, emerge che 1 italiano su 4 afferma che il suo benessere psichico è peggiorato negli ultimi 3 anni e il 49% di chi ha fatto ricorso alla psicoterapia ha dovuto interrompere o ridurre le sedute per insostenibilità economica. In caso di malattia oncologica, solo 1 adulto su 5 riceve aiuto psicologico. Il numero di psicologi ospedalieri è scarso e la maggioranza dei servizi psiconcologici in ambito ospedaliero risulta affidata a professionisti precari, con contratti rinnovati di anno in anno o con borse di studio supportate dal terzo settore.

"La nostra società - afferma il presidente della Fondazione, Damiano Rizzi - sta acquisendo sempre più consapevolezza sull’importanza della salute mentale, serve che anche la politica accolga questa richiesta di attenzione e di aiuto. Lo psicologo di base dovrebbe essere un diritto per tutti, come il medico di base. Eviterebbe tante conseguenze negative dovute al mancato supporto psicologico, dal femminicidio ai problemi di sviluppo e cognitivi". E sarebbe utile a ridurre anche lo stigma legato al ricorso allo psicologo. Inoltre, "se si inserisse il colloquio con lo psicologo nelle prime 7 visite necessarie per le cure di base, si avrebbe una visione con meno pregiudizio di questo tipo di assistenza", aggiunge.

"Crediamo che non possa esserci salute senza salute mentale e non è più accettabile che nelle diverse situazioni di bisogno occorra pagare per accedere al supporto psicologico, è una chiara e gravissima violazione dell’articolo 32 della nostra Costituzione", conclude Rizzi.

 


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