Medici Anaao, 'in difficoltà Pronto soccorso e liste attesa per ferie'
Medici Anaao, 'in difficoltà Pronto soccorso e liste attesa per ferie'

Rivetti (Piemonte), 'sistema fragile, carenza di oltre 6mila medici ha radici 'antiche' e assunzioni Covid 'a tempo' scadute' 

Un film già visto che nemmeno la lezione della pandemia ha cambiato: "con l'estate e le ferie estive di medici e operatori sanitari, molti servizi ospedalieri vanno in difficoltà. A partire dai pronto soccorso, dove sono più evidenti. Ma ci sono problemi anche in tutti i servizi dove gli specialisti sono notoriamente pochi, come la pediatria, le terapie intensive, l'ortopedia". E le difficoltà riguardano anche "le liste d'attesa, già in affanno per il recupero di visite ed esami perduti per l'emergenza Covid. Come ogni anno l'estate arriva, non è un imprevisto. E ancora una volta ci coglie impreparati". A tracciare il quadro degli ospedali italiani, a livello nazionale, è Chiara Rivetti, segretario regionale dell'associazione dei medici ospedalieri Anaao Assomed Piemonte.

"I medici ospedalieri, tra l'alto provati da molti mesi di lavoro in prima linea e con la prospettiva di un nuovo autunno da affrontare - spiega Rivetti all'Adnkronos Salute - in estate possono usufruire, da contratto, di un massimo di 15 giorni di ferie, tra giugno e settembre. Non parliamo quindi di tantissimi giorni. Eppure, per quanto organizzati, questi giorni di necessario riposo mettono in difficoltà un sistema estremamente fragile a causa di una carenza cronica di personale. Nel 2018 avevamo già 6.200 medici ospedalieri in meno in Italia rispetto al 2009, la questione dell'organico ridotto negli ospedali ha radici 'antiche'. E la situazione non è cambiata, tra il blocco del turnover di questi anni e le scarse assunzioni che a mala pena rimpiazzano i pensionamenti".

Anche sulle assunzioni fatte per l'emergenza Covid non si può contare. "Si trattava di contratti a tempo - precisa Rivetti - scaduti e non rinnovati nella maggior parte delle regioni".

Tutto questo crea un pericoloso mix. "A soffrire di più - evidenzia l'esponente Anaao - sono i reparti che hanno più carenze, in primis il pronto soccorso che deve garantire l'assistenza alla popolazione al 100% e non può certo chiudere. E per seguire i turni in pronto soccorso devono fare turni nei Dea i medici delle chirurgie o delle medicine che pure hanno carenze di base. Si risolve chiudendo, in alcuni casi, i servizi. Come è accaduto in Piemonte con la chiusura di ambulatori che avrebbero dovuto smaltire le liste d'attesa, allungate dai blocchi dovuti all'emergenza Covid. E' un cane che si morde la coda".

Niente di nuovo, ribadisce Rivetti, perché "tutto nasce da una carenza di personale importante, pre-Covid, contro la quale, come sindacato Anaao, abbiamo sempre chiesto di: assumere, bandire concorsi e cercare di completare gli organici dei reparti, ridotti e depauperati negli ultimi 10 anni, ma anche di coinvolgere gli specializzandi del quarto e del quinto anno".

 


Torna alle notizie di sanita / nazionale