Salutequità, oltre 2 mln di screening in meno e +40% rinuncia cure per effetto virus
Salutequità, oltre 2 mln di screening in meno e +40% rinuncia cure per effetto virus

Attesa di vita alla nascita ridotta in Italia di circa 9 mesi 

Oltre 2 milioni di screening oncologici in meno, +40% di rinunce alle cure, contrazione dell’accesso alle terapie innovative e attesa di vita alla nascita ridotta in Italia di circa 9 mesi. È la fotografia sull'effetto Covid-19 che emerge dal terzo Rapporto di Salutequità sullo stato dell'assistenza ai pazienti non Covid.

Nel 2020 il 10% dei cittadini ha rinunciato alle cure, circa la metà a causa del Covid-19, contro il 6,3% del 2019. Il fenomeno raddoppia rispetto al 2019, sempre a causa del Covid, in Piemonte (48,5%), Liguria (57,7%), Lombardia (58,6%) e Emilia-Romagna (52,2%). E a rinunciare maggiormente sono state le donne.

Nel periodo gennaio-settembre 2020 rispetto allo stesso periodo 2019 sono stati svolti 2.118.973 in meno di screening cervicale, mammografico e colorettale (-48,3%). Questa riduzione ha prodotto 13.011 minori diagnosi tra lesioni, carcinomi e adenomi avanzati. La contrazione dell’accesso alle cure ha influito anche sull’accesso alle terapie innovative. Nel periodo gennaio-settembre 2020 continua l’importante riduzione della spesa dei farmaci innovativi non oncologici: -122,4 milioni di euro rispetto al 2019.

"Per colmare il gap – spiega Tonino Aceti, presidente di Salutequità - è necessario predisporre un preciso programma che parta dall’immediato aggiornamento al 2020 e relativa pubblicazione di tutte le rilevazioni ufficiali delle diverse istituzioni sanitarie (e non), per misurare lo stato attuale dell’assistenza garantita ai pazienti non Covid-19, rilevare le criticità nell’accesso alle cure e impostare subito un Piano nazionale di recupero del Ssn per gli assistiti non Covid. Per questo - insiste Aceti - serve una nuova Relazione sullo stato sanitario del Paese 2020-2021 (l’ultima si riferisce al 2012-2013), come pure avviare un’indagine conoscitiva parlamentare sullo stato dell’assistenza garantita ai pazienti non Covid".

 


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