Sanità, 466 mln con problemi udito nel mondo, da Oms App per test fai da te
Sanità, 466 mln con problemi udito nel mondo, da Oms App per test fai da te

Disturbo non affrontato costa 750 mld dollari l'anno, si punta su tecnologia per ampliare screening 

Oltre il 5% della popolazione mondiale - circa 466 milioni di persone - ha una perdita dell'udito invalidante. Di questi, 34 milioni sono bambini. E si stima che entro il 2050 la cifra complessiva esploderà superando i 900 milioni di persone, uno su 10 nel globo. Sono i dati diffusi dall'Organizzazione mondiale della sanità in vista del 'World Hearing Day', la Giornata mondiale prevista per domenica 3 marzo con l'obiettivo di fare attività di sensibilizzazione. Ma quest'anno l'agenzia Onu ha deciso di non fermarsi agli slogan e lancia un'App gratuita - battezzata 'hearWho' - per aiutare a controllare con regolarità e rilevare tempestivamente la perdita di udito. E' uno strumento utilizzabile sia dal cittadino che dagli operatori sanitari "al fine di facilitare lo screening, specialmente in contesti con risorse limitate", sottolineano gli esperti.

Anche perché, oltre all'importante impatto sulla salute, c'è anche quello sui conti. A livello globale, spiega l'Oms, la perdita di udito non affrontata comporta un costo annuale di 750 miliardi di dollari Usa. L'App è rivolta in particolare alle persone a rischio o a chi già sperimenta alcuni sintomi correlabili alla perdita di udito. Gli esperti hanno pensato in particolare a persone spesso esposte ad alti livelli sonori, come chi ascolta musica ad alto volume o chi lavora in luoghi rumorosi. O ancora a persone che usano medicinali dannosi per l'udito; e agli over 60.

I sintomi che indicano l'inizio della perdita di sensibilità ai suoni includono una sensazione di tintinnio nell'orecchio, nota come tinnito. Spesso ci si perde parti di una conversazione o si tende ad aumentare il volume di radio e tv. La diagnosi precoce, evidenziano gli esperti, è fondamentale per identificare i comportamenti a rischio che devono essere modificati e valutare l'intervento più appropriato per il disturbo (dall'uso di sottotitoli agli apparecchi acustici, fino agli impianti cocleari).

"Molte persone affette da ipoacusia non sono consapevoli di esserlo e perdono opportunità educative, professionali e di vita quotidiana. Controlli regolari possono assicurare che" la condizione "venga identificata e affrontata il prima possibile", avverte Etienne Krug, direttore del Dipartimento Oms per la gestione di malattie non trasmissibili, disabilità, violenza e prevenzione degli infortuni.

L'App lanciata dall'Oms si basa su una tecnologia particolare ('digit in noise') che permette di simulare le condizioni di ascolto della vita di tutti i giorni. Agli utilizzatori viene chiesto di concentrarsi, ascoltare e digitare al momento giusto nel proprio cellulare una serie di 3 numeri. Numeri registrati con diversi livelli di sottofondo sonoro. L'App visualizza dunque il punteggio e memorizza il risultato del test in modo che l'utente possa monitorare lo stato dell'udito nel tempo. L'utente può anche impostare promemoria per ricordarsi di ripetere il test periodicamente.

"Una volta perso, l'udito non ritorna. Attraverso il World Hearing Day, e con il supporto di questa App, incoraggiamo le persone a controllarlo per contribuire a preservare questo prezioso dono che ci aiuta a goderci la vita", conclude Shelly Chadha, responsabile tecnico dell'Oms.

 


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