Sis 118, 52.000 morti evitabili l'anno in Italia, subito Osservatorio
Sis 118, 52.000 morti evitabili l'anno in Italia, subito Osservatorio

Balzanelli: "Un nuovo strumento di sicurezza nazionale e inedito 'avamposto di civiltà', finalizzato ad abbattere la percentuale ancora così elevata della mortalità evitabile nazionale" 

In Italia si registrano, secondo i dati Eurostat 2015, circa 52.000 morti l'anno considerate evitabili, pari al 32% dei decessi complessivi. "Muoiono, a qualsiasi fascia d'età, particolarmente in acuto, troppe persone che potrebbero invece salvarsi", sottolinea Mario Balzanelli, presidente nazionale del Sis118, che propone "da subito l'istituzione di un Osservatorio nazionale permanente delle morti evitabili".

"Se considerassimo le principali cause di mortalità annua in acuto nel nostro Paese, quali, ad esempio, i 60.000 decessi dovuti ad arresto cardiaco improvviso, i 15.000 morti per trauma, i 60 morti circa per ostruzione delle vie aeree da corpo estraneo - ricorda l'esperto - una percentuale molto maggiore di questi eventi drammatici verrebbe registrata, con certezza, quale 'morte certamente evitata' se, a seguito di adeguate e più incisive strategie integrate di prevenzione interistituzionale, di interventi tempestivi e adeguati di primo soccorso da parte della popolazione (conoscenza delle manovre salvavita obbligatoria per tutti i cittadini), di una risposta complessiva tempo-dipendente uniforme e di eccellenza del sistema dell'emergenza, territoriale e ospedaliero - suggerisce - la gestione complessiva di questi tragici eventi si verificasse secondo parametri complessivi di efficacia di sistema sostanzialmente diversi da quelli che invece troppe volte, purtroppo, anche a più livelli, sono oggetto di verifiche".

Per Balzanelli, "urge la realizzazione di un Osservatorio nazionale permanente delle morti evitabili nel nostro Paese, che auspichiamo venga a essere istituzionalmente presieduto dal ministro della Salute, Giulia Grillo, finalizzato a raccogliere e ad analizzare i dati epidemiologici, ad elaborare strategie adeguate e concertate di contrasto, a monitorizzare, con carattere di continuità, gli esiti degli interventi istituzionali mirati effettuati. Un nuovo strumento di sicurezza nazionale e inedito 'avamposto di civiltà', finalizzato ad abbattere la percentuale ancora così elevata della mortalità evitabile nazionale".

 


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