Smi, 'carenza medici famiglia, Governo vari piano per garantire assistenza'
Smi, 'carenza medici famiglia, Governo vari piano per garantire assistenza'

Onotri, 'il paradosso è che in questi mesi molti concorsi per borse di studio sono andati deserti' 

"La carenza dei medici di famiglia in tutta Italia è ormai drammatica e ha molteplici cause, a partire dalle borse di studio, non sufficienti, messe disposizione per la medicina generale. Il paradosso, però, è rappresentato dal fatto che, in questi mesi, molti concorsi per le borse di studio sono andati deserti". Lo segnala Pina Onotri, segretario generale del Sindacato medici italiani (Smi), che invita il Governo a varare un piano per garantire a tutti cittadini la continuità dell'assistenza medica nel territorio, dove "l'assistenza primaria, i servizi di urgenza emergenza (118 e guardia medica ), nonché la medicina dei servizi, presentano spaventose carenze di organico".

"I medici non rispondono perché non ci sono - afferma Onotri - In questi ultimi anni la programmazione universitaria dei posti per formare medici di famiglia ha avuto il respiro corto, e in più non si è tenuto conto della gobba pensionistica, annunciata da anni, e che arriva ora al suo culmine, senza considerare che servono almeno 10 anni per formare un medico tra laurea e specializzazione. In questo preoccupante scenario la regione Lombardia si colloca ai primi posti tra regioni ove le perduranti criticità della sanità territoriale, derivanti dalla carenza dei medici di medicina generale, sono maggiormente accentuate dai numerosi pensionamenti, destinati, secondo le stime, ad aumentare ulteriormente nei prossimi anni, ma è una situazione e che riguarda tutto il Paese".

A tutto ciò si sommano le conseguenze della pandemia e della sua gestione. "I carichi di lavoro sono ormai insostenibili - - continua Onotri - Non si può più pretendere ancora molto di più dai medici di medicina generale, che già lavorano più di 12 ore al giorno e 7 giorni su 7 e ormai da mesi continuano ad essere investiti di nuovi compiti per far fronte a tutte le carenze degli altri servizi sanitari".

"L'intera categoria è in burn out - sottolinea la leader Smi - anche per questo i giovani medici si guardano bene dal partecipare al concorso per la formazione in medicina generale. Anche perché i medici non guadagnano tanto come si vuol far credere, mentre con i costi di gestione sono lievitati e i compensi fermi al palo da 20 anni, senza contare che la professione è stata svilita e demansionata. I giovani medici fanno altre scelte e allo stesso tempo chi può scappa da questa situazione andando in pensione", conclude Onotri.

 


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