Stipendio medici varia con etnia, studio in Gb
Stipendio medici varia con etnia, studio in Gb

Dati portano a galla alcune differenze nella retribuzione media di base tra medici ospedalieri bianchi e di colore o appartenenti a minoranze etniche impiegati dal National Health Service (Nhs) 

Tutti uguali sotto il camice? Non quando si parla di stipendi. Uno studio condotto in Gb mostra che la paga di chi lo indossa può variare a seconda del gruppo etnico, e quindi del colore della pelle. I dati del lavoro, pubblicati su 'Bmj', hanno infatti portato a galla alcune differenze nella retribuzione media di base tra medici ospedalieri bianchi e di colore o appartenenti a minoranze etniche impiegati dal National Health Service (Nhs), il servizio sanitario nazionale inglese.

Se il gap si mantiene piccolo per la maggior parte dei gradi di carriera e dei tipi di specialità, questo divario diventa più grande tra i cosidetti 'consultant', specialisti con incarichi dirigenziali: in questo caso i bianchi guadagnano circa 4.644 sterline all'anno in più rispetto ai colleghi delle minoranze etniche e di colore. L'autore dello studio, John Appleby, Chief Economist del Nuffield Trust, evidenzia che le differenze retributive fra i consultant richiedono ulteriori indagini e spiegazioni, pur essendo "incoraggiante" l'assenza di un gap consistente per la maggior parte degli altri camici bianchi.

La ricerca si basa sui dati delle paghe di base, estratti dal database del Nhs Electronic Staff Record per il mese di dicembre 2017. Sono stati presi dunque in considerazione i medici direttamente impiegati dal servizio sanitario in Inghilterra e l'abbinamento con l'etnia è stato autoidentificato dai camici stessi. Dalle informazioni raccolte è emerso anche che fra il personale Nhs c'è una quota maggiore di persone che si definiscono appartenenti a un gruppo etnico di minoranza rispetto alla popolazione nel suo insieme: 20%, contro il 15% basato sul censimento del 2011 (se si escludono i medici di base, le percentuali variano dal 37% fra i camici del primo anno del Foundation Programme, percorso che inizia post-laurea, al 60% fra gli specialisti).

Appleby mostra che ai primi gradini della carriera il divario negli stipendi è minimo o basso, ed è questo che per lo scienziato è incoraggiante. Tuttavia, tra i consultant il gap cresce: la retribuzione di base per i dirigenti bianchi è del 4,9% superiore. E un'analisi ancora più dettagliata evidenzia che è più alta rispetto a tutti gli altri gruppi etnici, in una percentuale che varia dal 3,5% in più a confronto con i consultant di colore, fino a oltre il 6% in più rispetto ai consulenti 'misti', con una doppia appartenenza etnica.

Riguardo all'interpretazione di questi dati, però, l'autore dello studio precisa che una cosa è identificare i divari salariali tra il personale, un altra è spiegarli. Il divario retributivo etnico, come quello di genere, sarà guidato da diversi fattori, scrive l'esperto. Parte della spiegazione potrebbe essere legata alla differenza d'età fra i consultant bianchi, "che tendono a essere più anziani", e quelli appartenenti a minoranze etniche.

"Se l'età - ragiona Appleby - è presa in considerazione anche come una misura dell'esperienza, e se a sua volta questa è positivamente legata alla remunerazione, allora ci aspetteremmo di vedere qualche differenza nella retribuzione. Tuttavia ci saranno anche altre spiegazioni, alcune giustificate e altre non così tanto, che meritano ulteriori approfondimenti, come per il divario retributivo di genere".

 


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