Sanità: cartello scandalo a Gallipoli, 'visite con autoreggenti'

 

Roma, 4 feb. (Adnkronos Salute) - 'Abbigliamento consigliato per una visita ginecologica: gonna e calze autoreggenti': questa la scritta comparsa su una parete dello studio di Ginecologia del consultorio di Gallipoli (Lecce). La scritta - come riporta oggi il Corriere del Mezzogiorno-Puglia, che ha raccontato la vicenda - ha suscitato un vivace dibattito innescato su Facebook dalla foto del cartello postata nei giorni scorsi da una paziente insieme a una chiosa carica di sdegno.

"Nessuno al mondo - spiega al quotidiano il direttore generale dell'Asl di Lecce, Valdo Mellone - può pensare di scrivere su un cartello che le donne devono presentarsi in calze autoreggenti alla visita ginecologica senza che ciò susciti reazioni o comunque commenti piccanti che certamente non fanno bene alla sanità pubblica. Bene hanno fatto quelli che hanno protestato. Dico ciò anche perché questo tipo di indicazioni può essere dato dal Cup, al limite deve essere comunicato a voce. Oppure, ancora, l'informazione può essere data direttamente dal ginecologo nel momento in cui effettua la visita o quando si fa la prenotazione. Al di là dei casi di urgenza, in genere le donne si rivolgono al ginecologo periodicamente, quindi, basta comunicare qualcosa la prima volta anche per le visite successive. C'è una maniera giusta e una sbagliata di fare delle cose giuste, questa - sottolinea Mellone - è la maniera sbagliata".

Mellone, insomma, non nasconde il suo disappunto. Anzi, promette di porre rimedio a una vicenda che, nel frattempo, continua a far discutere sul social network. "Ciò che è inappropriato è il linguaggio, il modo di spiegare le cose: va tenuto conto del disagio che nelle persone possono produrre certi argomenti", spiega Mellone. "È stata una dottoressa a scrivere quel messaggio in modo alquanto sbrigativo. Un'imprudenza che abbiamo già cancellato rimuovendo l'avviso".

 


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